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DAL GAZZETTINO: rassegna stampa degli articoli dal 24 al 26 aprile.

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Messaggio  Admin Lun 27 Apr 2009, 10:18

Pubblichiamo, nel primo caso esprimendo le piu' sentite condoglianze alla famiglia, rassegna stampa degli articoli presenti nel Gazzettino dal 24 al 26/04/09.

La Redazione di www.stranelcuore.it



STRA 44 anni, sposato con due figlie, era operaio all’Acm-Veritas di Mirano. Il tragico schianto è avvenuto lungo la bretella del Roncoduro
Frontale auto contro camion, muore operaio
Probabilmente a causa dell’asfalto bagnato l’Alfa ha invaso la corsia opposta andando ad incastrarsi sotto il muso del mezzo pesante
Venerdì 24 Aprile 2009,
Stra

Una sbandata ed uno scontro tremendo, con l’auto che si è infilata sotto il frontale di un camion telonato. È morto così Fabio Pellizzaro, 44 anni, operaio dell’Acm-Veritas di Mirano, che abitava insieme alla moglie in via San Crispino 21 a Stra. Il tragico impatto è avvenuto lungo la bretella del Roncoduro, nel territorio comunale di Fiesso d’Artico. Paolo Pellizzaro, con ogni probabilità, stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro. Erano circa le 11 di ieri mattina. L’uomo al momento dello scontro si trovava alla guida della sua Alfa Romeo 145 rossa e stava percorrendo la strada in direzione di Fiesso.
Per cause in corso d’accertamento da parte della Polizia locale dell’Unione, intervenuta sul posto, l’Alfa Romeo avrebbe invaso la corsia opposta. Non è da escludere che il fondo viscido possa aver contribuito a far perdere aderenza alla vettura. In quel momento, sopraggiungeva un Iveco telonato, condotto da un camionista rumeno. L’uomo avrebbe cercato d’evitare l’impatto, senza riuscirci. L’auto si è accartocciata, stritolando tra le sue lamiere il povero operaio. Sul posto in pochi minuti è arrivata un’ambulanza dell’ospedale di Dolo e pure una squadra dei vigili del fuoco di Mira. All’arrivo dei soccorsi, il cuore di Fabio Pellizzaro aveva già smesso di battere. Troppo gravi i traumi riportati nell’impatto. Al medico del Suem non è rimasto altro che constatarne il decesso. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a fondo per liberare il corpo senza vita da quel che rimaneva dell’auto. Mentre il camionista ha assistito alla scena in completo stato di shock, incapace di capire come poteva essere accaduta una simile disgrazia.
I due mezzi sono stati recuperati e posti sotto sequestro presso la carrozzeria Franco Bruno di Fiesso d’Artico. Il corpo di Fabio Pellizzaro, invece, è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Dolo a disposizione dell’autorità competente. La data dei funerali non è ancora stata fissata. Forti rallentamenti sono stati registrati lungo la bretella fino alle prime ore del pomeriggio di ieri, per consentire ai soccorritori di ripulire l’asfalto dai detriti ed effettuare i rilievi di rito.

Gara di solidarietà per aiutare la famiglia di Fabio Pellizzaro
Sabato 25 Aprile 2009,
Stra

«La comunità di San Pietro di Stra sempre aperta al dolore degli altri, dà una risposta diretta e quel che più conta, la dà subito». Walter Boscaro, titolare del Bar 2000 è commosso mentre informa che ha aperto una sottoscrizione per il povero Fabio Pellizzaro, il quarantaquattrenne dipendente di Acm-Veritas, morto l'altro giorno a seguito di un tragico incidente d’auto: «Il cordoglio e le parole non bastano, non possono bastare: ho appena affisso un piccolo cartello e subito la gente ha dimostrato la propria solidarietà». Nei pressi la signora Adamina vuole esprimere l'amore che ha sempre manifestato per la famiglia del povero giovane: «L'ho visto nascere e posso dire che è stato un uomo esemplare. Ha sempre lavorato davvero tanto per non far mancare nulla alla moglie ed alle due magnifiche e bellissime figliole. Era felice quando alla domenica poteva acquistare per loro un gelato o delle paste. E i quattro fratelli il povero Fabio, Renata, Ivano e Stefano, hanno sempre dimostrato con i fatti cosa vuol dire volersi bene. Nel corso degli anni, infatti, si sono sempre aiutati».
Vicino al bar, anche il titolare della nota pasticceria S. Marco, ha aperto una sottoscrizione. Anche nel salone di parrucchiere di Paride Cavallin non si parla d'altro. «Questa disgrazia non ci voleva proprio», dicono le clienti pensando alla moglie ed alle due figliole. Vicino ad un bar un’anziano donna, forse ottantenne che si è trovata priva di borsellino è andata a casa ed è tornata anche lei per dare il suo contributo».
E intanto a Mirano sono sotto choc i colleghi di Fabio, deceduto in uquel terribile incidente di Fiesso d’Artico giovedì mattina, mentre stava tornando dal lavoro, il centro di raccolta Veritas di viale Venezia a Mirano. Il suo capo, il funzionario di servizio Lorenzo Gallo, non riesce ancora a credere alla morte di quello che, dopo anni passati a lavorare insieme, non era più soltanto un semplice collega ma un amico. «A darci conferma della notizia è stata la zia di Fabio, in serata. È stato un colpo durissimo». Ma la voce che gli fosse successo qualcosa di terribile aveva cominciato a girare già intorno a mezzogiorno. «I colleghi, venendo al lavoro, avevano riconosciuto immediatamente quell’auto dilaniata dal camion. L’auto di Fabio era un colore rosso così particolare, impossibile confonderla con altre». Pellizzaro era un operatore della raccolta dei rifiuti. La sede operativa è la centrale di Mirano, ma il suo posto era sul camion, in pedana. Ogni mattina, insieme ai colleghi della squadra, partiva per effettuare la raccolta porta a porta nei Comuni della Riviera del Brenta. «Era una persona umile, alla mano, un lavoratore in gamba – continua Gallo – aveva testa e pensieri solo per le figlie ela moglie, non c’è che dire, era un buono». Nel centro raccolta di Mirano lavorano 160 dipendenti, ma alla fine ci si conosce un po’ tutti. È inevitabile quando si fa un lavoro in squadra, che richiede stretta collaborazione ogni giorno. Fabio era stato assunto nel 2006. La sua morte, a tutti gli effetti, dovrebbe rientrare nella categoria degli infortuni sul lavoro perché l’incidente è avvenuto mentre l’uomo stava rincasando al termine del proprio turno giornaliero.
Ancora presto per dire quali trattamenti economici attiverà l’azienda per aiutare la famiglia di Fabio. «La perdita di Fabio è una grande tragedia per tutti – conclude Gallo – lui era uno di noi».

STRA VERSO LE ELEZIONI
“Stracentrosinistra” lancia Walter Franco
Un programma concordato con i cittadini. Fra gli obiettivi la gestione diretta di Villa Pisani
Stra

Walter Franco è il canditato alla poltrona di sindaco della lista “Stracentrosinistra”, che raggruppa il “Circolo di Stra del Partito Democratico” e la “Sinistra per Stra”. Laureato in medicina generale, esercita la professione di odontoiatra. Ha 54 anni, è sposato e ha tre figli. È attivo nella politica locale dal 1985. E alla presentazione ufficiale di ieri mattina, subito un richiesta forte ed ambiziosa: «Nel nostro programma che sarà completato nel corso delle prossime settimane dopo aver, ovviamente, ascoltato i cittadini delle tre frazioni, abbiamo inserito anche la possibilità di ottenere la completa gestione di Villa Pisani. La nostra “perla” è, con il comparto calzaturiero, naturalmente, un volano economico a dir poco eccezionale. Infatti, ogni anno, richiama a Stra centinaia di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Riproporremo tra le altre cose, la riedizione di "Villa Pisani Stra Festival" che nel tempo si è rivelato risorsa, non solo per gli straensi (esercenti, albergatori, baristi) ma anche per gli abitanti dei paesi vicini».
E a proposito di comuni contermini il dottor Franco ha preannunciato una collaborazione finalmente fattiva con le varie amministrazioni. «Solo così - ha concluso - si potrà finalmente, se non risolvere in via definitiva, almeno attenuare i disagi provocati da una situazione viaria che in certe ore della giornata è, a dir poco, insostenibile».
Ad una domanda sulla sicurezza in generale, Franco risposto in maniera tranquillizzante. «Non drammatizziamo! A Stra, dove gli extracomunitari sono attualmente l'8 per cento della popolazione, la situazione è, grazie all'opera continua e mirata dei Carabinieri e della Polizia locale, sotto controllo».
Ha concluso l’incontro Maria Rosa Ferrari storica consigliera attiva a Stra da quattro lustri: «Sarebbe stato auspicabile - ha sottolineato - un accordo con l'Italia dei valori. Non è stato possibile, ed è stato un vero peccato».



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