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27/06/2008: E' VERGOGNOSO il voto al Senato del "pacchetto sicurezza".

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Messaggio  lisa Ven 27 Giu 2008, 17:12

IL VOTO DELLA VERGOGNA


Ieri si è espresso al Senato il voto della vergogna. La maggioranza ha votato compatta a
favore della legge "blocca-processi", piegando il capo al volere di Silvio Berlusconi.

Non credo che i cittadini che hanno votato la Lega o gli ex An si aspettassero dai rispettivi leader un tradimento della fiducia accordata con il voto del 13 e 14 aprile. Forse, e lo spero nel profondo, neanche gli elettori ex Forza Italia se lo aspettavano un decreto del genere.

Nessun cittadino si aspettava un decreto contro la loro sicurezza, esattamente come nel precedente governo nessuno si aspettava l'indulto. Semplicemente perché nessun cittadino lo aveva chiesto e nessuna forza politica lo aveva inserito nel proprio programma.


Riporto di seguito elenco dall’Associazione Magistrati dei reati che possono essere bloccati, uno sull'altro, come si fa per un elenco mortuario, perché oggi muore una parte di democrazia di questo Paese.

- aborto clandestino
- abuso d'ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria - è quella per cui Silvio Berlusconi ha fatto questo decreto
- detenzione di documenti falsi per l'espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
- immigrazione clandestina
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d'ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata

TUTTI QUESTI REATI, ESSENDO PUNITI CON PENE INFERIORI AI DIECI ANNI,
VENGONO SOSPESI.

Per sospendere il processo di un cittadino, Silvio Berlusconi, l'Associazione Magistrati ha
calcolato che ne verranno sospesi circa centomila.

La mobilitazione nelle piazze penso sia ormai inevitabile.
Molto deluso, ho deciso di lanciare questa iniziativa contro il blocca-processi, iniziativa appello a tutti gli elettori, perché si dissocino dalle scelte dei rappresentanti del loro partito.

La legalità è la base di ogni democrazia. Senza legalità c'è
solo il regime totalitario.

Spero che quaqlcuno condivida questo appello, ringrazio Stranelcuore se vorrà tenere vivo questo appello

Grazie , cordialmente
Lisa

lisa

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27/06/2008: E' VERGOGNOSO il voto al Senato del "pacchetto sicurezza". Empty complimenti Lisa

Messaggio  pasquino Ven 27 Giu 2008, 17:19

Apro il Forum e leggo quanto scrive Lisa.
Vorrei fare i complimenti per il modo in cui Lisa si è espressa ed ha portato alla luce questa "canagliata", un pò sottovalutata dai grandi media.
Il mio sostegno personale a questa iniziativa e spero che questo Forum porti alla ribalta quanto Lisa ha così semplicemente, ma con forza denunciato questo ennesimo abuso di potere sulla nostra testa di elettori.

Saluto a tutti
PASQUINO

pasquino

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27/06/2008: E' VERGOGNOSO il voto al Senato del "pacchetto sicurezza". Empty Re: 27/06/2008: E' VERGOGNOSO il voto al Senato del "pacchetto sicurezza".

Messaggio  avvocato Ven 27 Giu 2008, 17:41

Fino ad adesso ho sempre seguito con passione ed interesse il forum, ed ora, visto che vengono trattati argomenti vicini alla mia professione, è giunto il momento di scrivere.
In questo mio primo intervento su questo forum desidero sostenere che una delle cose fondamentali che mancano alla vita democratica della nostra nazione è la capacità di indignarsi di fronte alle gravi ingiustizie.
Proverò a porvi parziale rimedio, almeno da parte mia: dirò allora che il cosiddetto emendamento al decreto sicurezza approvato in questo giorni dal Senato è una totale vergogna, una cosa immonda di cui coprirsi la faccia, una pagina orrenda della nostra attuale storia politica, un mostro giuridico partorito dal grembo fecondo dell’arroganza al potere, una trovata indegna di un Paese che si vuole civile.
Una di quelle faccende che, in un impeto di dignità mista ad indignazione, dovrebbe suggerire ai responsabili del famigerato emendamento di evitare per un bel po’ di tempo la pubblica piazza ed indurre gli aderenti alle medesime forze politiche a gettare alle ortiche le spille con il simbolo del partito, a riavvolgere le bandiere ancora in festa per la recente vittoria elettorale, a rimettersi a studiare i principi basilari dello Stato di diritto.
Se questo è l’inizio della legislatura e se il buon giorno si vede dal mattino, c’è poco da stare allegri.
Calpestare le più elementari regole del diritto proietta un’ombra malsana e sinistra anche sugli altri pur buoni provvedimenti che la maggioranza di governo ha nel frattempo varato.
L’obbrobrio è invece quanto produce l’emendamento che dispone la sospensione per un anno di tutti i processi penali per reati considerati non gravi e commessi prima del 30 giugno 2002.
Un orrore nel metodo e nel merito.
Nel metodo, perché la norma è stata inserita come modifica ad un decreto legge che non ha nessuna attinenza con l’oggetto dell’emendamento, ma soltanto la ventura di trovarsi in uno stadio avanzato dell’iter di approvazione, e quindi prossimo alla conversione in legge da parte delle Camere.
Nel merito, perché non vi è nessuna plausibile ragione per sospendere proprio i processi, tra cui molti in realtà per gravissimi reati, che per loro sfortuna attendono giustizia da quasi sei anni. Anzi, il rilevante tempo finora trascorso prima di arrivare alla sentenza finale, dovrebbe piuttosto far scattare misure volte ad accelerare la conclusione delle procedure, che altrimenti, come spesso avviene, cadono in prescrizione, rendendo vana l’attività di giudici, pubblici ministeri, cancellieri, periti e avvocati (delle parti offese, ovviamente, non quelli dell’imputato)
L’Associazione Nazionale Magistrati, in un comunicato stampa, ha calcolato che se la norma sospensiva dei processi venisse applicata, sarebbero a rischio più di 100.000 procedimenti, per la maggior parte relativi a reati di grande allarme sociale, come il sequestro di persona, lo stupro, la rapina e persino (ironia della sorte) l’immigrazione clandestina.
A queste osservazioni, il neo Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha replicato dicendo che “anziché inseguire processi semi abbandonati, è più importante assicurare giustizia per i delitti più gravi e commessi in tempi recenti”.
Come dire: le persone che già stanno aspettando da sei anni di ottenere giustizia, visto che oramai ci avranno fatto il callo, possono tranquillamente aspettare un altro anno, tanto più che, proprio perché questi processi sono in corso da quasi sei anni, significa che la macchina della giustizia li ha “semi” abbandonati.
Da notare la delicatezza del Ministro quando parla di processi “semi abbandonati” e non abbandonati del tutto: la ragazza stuprata o i familiari della persona rapita possono continuare a sperare che la giustizia italiana procederà a “semiperseguire” i colpevoli, li sottoporrà ad un “semiprocesso” e magari infliggerà loro una “semicondanna”, che sarebbe pur sempre meno di niente.
Sia chiaro, l’idea di assegnare una certa priorità a determinati processi non è in sé priva di senso, ma lo diventa se la precedenza viene data senza nessun criterio logico comprensibile (o rivelabile).
Dove starebbe, infatti, la logica insita nel ritenere “non urgenti” alcuni processi solo perché il fatto illecito è stato commesso il 30 giugno 2002, piuttosto che il primo luglio successivo?
C’è chi, maliziosamente, ha fatto intendere che in realtà l’emendamento del governo avrebbe come unico obiettivo quello di bloccare il cosiddetto “processo Mills”, in cui l’attuale Presidente del Consiglio è coimputato per corruzione in atti giudiziari.
L’anno di durata della prevista sospensione sarebbe il tempo sufficiente alla maggioranza per ripresentare la legge Schifani, in una nuova versione riveduta da far digerire alla Corte Costituzionale, che nel 2004 l’aveva bocciata ritenendola contraria al principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
Ricordiamo che la legge, denominata “Schifani” dal suo relatore, prevedeva che non potessero essere sottoposti a processi penali per qualsiasi reato, anche se precedente all’assunzione della carica, il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, quello della Camera dei deputati, il Presidente della Corte Costituzionale e, naturalmente, il Presidente del Consiglio dei Ministri.
Rimarrebbe comunque in vigore l’art. 96 della Costituzione, che non può essere cambiato con legge ordinaria, per cui il Presidente del Consiglio ed i Ministri possono essere sottoposti, per reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione delle Camere.
Quest’ultima garanzia, però, sembra da sola non essere sufficiente per garantire le alte cariche dello Stato dall’invadenza e, talvolta, dalla persecuzione giudiziaria perpetrata dalla magistratura.
Si ritiene allora preferibile sottrarre del tutto i Presidenti delle massime istituzioni statali dalla eventualità di venire processati dalla inaffidabile giostra del nostro sistema giudiziario.
Un duro colpo, purtroppo, al Presidente Berlusconi a cui, data la prevedibile prescrizione dei relativi capi d’accusa, verrà proditoriamente sottratta la possibilità di dimostrare giudizialmente la sua estraneità ai fatti contestatigli.

Ma ora chiudo, e scusate la mia lungaggine ma è un argomento che "sento".

Complimenti infine a Patrizio con cui ho avuto modo di scambiare in alcune occasioni delle piacevoli chiacchiere e di cui ammiro la capacità d'analisi.

avvocato

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Messaggio  ruzzagiank Sab 28 Giu 2008, 00:44

Mi e piaciuto l'intervento dell'avvocato e condivido lo sdegno di LISA.
UNA CURIOSITA' : SECONDO ME L'AVVOCATO è DONNA.
Ciao Giancarlo

ruzzagiank

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27/06/2008: E' VERGOGNOSO il voto al Senato del "pacchetto sicurezza". Empty X ruzzagiank

Messaggio  avvocato Lun 30 Giu 2008, 10:29

Non confermo ne' smentisco.
Lo sdegno inoltre non ha sesso.
Io mi sentirei integerrimamente obbligato/a a sostenere ogni decisione del mio partito, purchè MORALE. Diversamente, non se ne parla neanche.
E allora non riesco a capire come 160 senatori abbiano potuto votare una “cosa” simile. Sono sicuro che, in cuor loro, chissà quanti abbiano pensato allo schifo che stavano per fare, non può essere diversamente, ne erano matematicamente certi dello schifo che si voleva che approvassero, e a maggior motivo mi indigno per la loro approvazione non da uomini, neanche da mezzi uomini. Da caporali. Peggio, da vermi.
Direi lo stesso da qualsiasi parte politica arrivasse un Decreto così evidente nella sua immoralità, assolutamente anche da un partito vicino a me.
Entrando nel merito della questione credo che gli sforzi fatti da certi personaggi politici per giusitificare il provvedimento in discussione dovrebbero essere meglio rivolti non tanto a convicere tutti noi, quanto la ragazza che è stata stuprata prima del 1 luglio 2002 e che adesso si sente dire che il suo processo non è urgente.
Non serve ricorrere a grandi principi metafisici per riconoscere la gravità della situazione, basta affidarsi ad un sano egoismo, perché qualcosa di simile a quello che sta vivendo quella persona potrebbe un domani (non si sa mai, speriamo di no) capitare a ciascuno di noi.

avvocato

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Messaggio  Christian68 Lun 30 Giu 2008, 13:06

Di fronte ad uno stupro (e poi al conseguente blocco arbitrario del processo alla bestia che l'ha fatto) penso che non ci sia uomo o donna dotato di buon senso che provi disgusto, rabbia e stigmatizzazione...

Christian68

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