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DAL GAZZETTINO: articoli del 24/01 e del 30/01, "Il romanzo della Riviera del Brenta" e "Protesta a Paluello: Cittadini di serie B".

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Messaggio  Admin Ven 30 Gen 2009, 19:38

Pubblichiamo due articoli presenti nel Gazzettino rispettivamente nei giorni 24/01 e 30/01.

La Redazione di www.stranelcuore.it



Sabato 24 Gennaio 2009,
Stra

Oltre trecentocinquanta persone hanno preso parte alla presentazione ufficiale del nuovo libro di Silvano Bressanin: “Il romanzo della Riviera del Brenta” (edizioni Il Prato). Sottotitolo: “I fantasmi del Burchiello: avventure, storie e leggende tra le ville e le acque del Naviglio”. Non poteva essere scelta una cornice più adatta all’evento: il libro è stato presentato nel salone delle feste di villa Foscarini Rossi, una delle dimore della nobiltà veneziana di cui Bressanin parla nel suo libro. Accanto allo scrittore, visibilmente emozionato, hanno preso posto il Sopraintendente per i Beni ambientali ed artistici di Trieste, Guglielmo Monti; il presidente onorario dell’Acrib, Luigino Rossi; l’avvocato e scrittore, Ivone Cacciavillani; e lo sceneggiatore cinematografico, Carlo Croce. Ad impressionare e colpire maggiormente però è stata la moltitudine di gente comune, venuta per assistere alla presentazione del libro. La serata è stata poi allietata da un intermezzo musicale affidato al coro, che ha cantato una decina di canzoni della tradizione veneta. Monti ha ricordato come le ville venete, che si affacciano lungo il Naviglio, siano un patrimonio artistico da preservare. Dimore che devono diventare il volano per il rilancio del turismo e non essere soffocate dallo sviluppo urbanistico del territorio. Mentre Croce ha letto alcuni stralci che l’hanno particolarmente colpito nel libro di Bressanin. La bellezza de “Il romanzo della Riviera del Brenta” risiede nella sua unicità. Per la prima volta le ville Venete vengono “vissute”. Anche in maniera scabrosa. Bressanin, forte della sua esperienza giornalistica, scava nella quotidianità di queste ville e ne scova i segreti. Tratta degli amori nati e finiti tra quelle poderose mura. Racconta la storia dei loro inquilini, senza tacere su nulla. Quasi in un “gossip storico”. Ad esempio, di Villa Foscarini-Rossi, una tenuta del Settecento, fatta costruire da Marco Foscarini, fattosi eleggere Doge grazie ad alcune… “bustarelle”. Silvano Bressanin non tace su nulla, come ad esempio l’amore clandestino che si è consumato nella Barchessa della stessa villa tra Chiara Foscarini, conosciuta nella Venezia di allora per la sua avvenenza, e il pittore Pietro Liberi, che l’ha immortalata senza veli in un affresco; facendo così scoprire all’anziano consorte della donna la tresca clandestina e facendola ripudiare. Episodi che hanno segnato la storia di allora, ma che appagano i “palati” di quanti si avvicinano a quest’opera. Dal gossip alla storia, passando per la cronaca. Bressanin ricorda quanti illustri personaggi hanno soggiornato tra le mura di queste ville, come nel caso di Luigi Negrelli, progettista dell’istmo di Suez o Byron. Per non dimenticare Goethe, che cita la Riviera del Brenta in un passaggio del suo libro “Viaggio in Italia”; oppure Galileo Galilei o Antonio Fogazzaro. Tutti personaggi che hanno segnato la storia e che hanno attraversato la Riviera del Brenta, proprio perché ricca di queste “perle” d’inestimabile valore. Papi, Dogi e molti altri, che solo la penna di Silvano Bressanin riesce a farli apparire come dei “vecchi amici”.


Protesta a Paluello: «Cittadini di serie B»
Venerdì 30 Gennaio 2009,
Stra

«A Paluello cittadini di seconda categoria». La dura presa di posizione è di Stefano Valentini della Lega Nord. L’ultimo episodio in ordine di tempo, forse la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la decisione pochi giorni fa di chiudere un tratto pedonale di circa 10 metri, con tanto di marciapiedi appena conclusi, in prossimità del “Villaggio dell’Amicizia”. A far specie è il cartello comparso in prossimità del marciapiede transennato: «Ci scusiamo con la cittadinanza di Paluello, ma a causa degli impedimenti che il Comune continua ad imporre siamo costretti a chiudere il passaggio».
«Paradossale - sostiene Valentini - che né la Polizia locale né il Comune, all’Ufficio Lavori pubblici ed Edilizia privata, sappiamo cosa stia accadendo. Così com’è scandaloso che persone anziane per arrivare alla farmacia o al centro del paese o dal medico debbano a questo punto costeggiare la strada. Una provinciale tristemente nota per incidenti e densità di traffico». I pedoni, infatti, dovrebbero camminare sul ciglio di una strada neppure troppo larga, dove il traffico è piuttosto denso a quasi ogni ora del giorno. «A Paluello - rilancia Valentini - stiamo affrontando la problematica derivante da infrastrutture imponenti più o meno contestate e più o meno utili, però alla fine ci perdiamo in questi pochi metri di marciapiede. Assurdo che una contestazione privata possa arrivare a ledere la sicurezza di molti». Per questo l’esponente leghista auspica un intervento celere da parte del Comune o degli organi competenti in maniera che il passaggio possa essere riaperto quanto prima.



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