DAL GAZZETTINO: rassegna stampa degli articoli presenti dall'11 al 16 febbraio.

STRA Forzata la porta semiblindata del laboratorio di via Barbariga a San Pietro. I malviventi sarebbero stati disturbati dall’arrivo della guardia giurata
Razzia notturna di capi in pelle alla "Star Tac"
Il bottino ammonta a circa 100mila euro. Desolato il proprietario: «Mai successo un fatto del genere in tanti anni di attività»
Mercoledì 11 Febbraio 2009,
Stra
È di quasi 100mila euro l’ammontare del bottino del furto messo a segno la notte scorsa, ai danni di un laboratorio di pellami di San Pietro di Stra. Ad essere presa di mira dai ladri è stata la “Star Tac”, un’azienda che si occupa della lavorazione e della produzione di capi in pelle, che si trova al civico 36 di via Barbariga a San Pietro di Stra, poco distante dal pub “Brasserie Houblon”, conosciuto anche come “Bellini”. Era circa l’1.40 della notte scorsa, quando una guardia giurata della Padova Controlli, impegnata nella sorveglianza delle aziende convenzionate, è arrivata sul piazzale antistante la “Star Tac”. Scesa dall’auto, la guardia si è diretta verso l’ingresso del laboratorio, come previsto dalle procedure. Qui si è accorta che qualcosa non andava. Infatti, la porta era parzialmente aperta ed alcuni giubbini in pelle erano stati lasciati per terra. Capita la situazione, il vigilante ha chiesto l’intervento dei carabinieri. Sul posto è arrivata una pattuglia della compagnia di Chioggia, mentre veniva avvisato pure il titolare della “Star Tac”, Beda. I ladri sarebbero riusciti a penetrare all’interno dell’azienda forzando la porta semiblindata posta all’ingresso. Una volta dentro avrebbero fatto razzia di centinaia di capi in pelle, per un valore che può sfiorare i 100mila euro. “Star Tac”, infatti, oltre che produrre capi recanti il suo marchio, lavora anche per altre griffe dell’alta moda. Dai primi rilievi effettuati pare che i ladri sapessero come muoversi, anche perché le vetrate che danno sul piazzale sono parzialmente oscurate e non lasciano la possibilità di vedere cosa ci sia dentro. Un furto, quindi, ben calcolato. Anche se il fatto d’aver lasciato a terra alcuni giubbini in pelle fa pensare che i ladri, quasi sicuramente più d’uno, abbiano dovuto lasciare la zona in tutta fretta, forse disturbati dall’arrivo della guardia giurata.
«Di fatto - spiega ancora frastornato Beda, proprietario dell’azienda - non sappiamo ancora cosa sia realmente accaduto. Una cosa è certa, che hanno portato via capi per un valore di quasi 100mila euro. E solo in parte sono assicurati». Un danno non da poco, quindi, per l’azienda di Stra. «In dodici anni di attività - prosegue Beda - non è mai accaduto un simile furto. Sospetti verso qualcuno non ne abbiamo. Ciò che posso affermare con certezza è che non abbiamo mai subito alcuna intimidazione». Intanto, ieri, l’azienda è ripartita, cercando di limitare al minimo i danni. Mentre i carabinieri stanno cercando d’incastrare gli autori del furto.

STRA
Giovedì 12 Febbraio 2009,
Stra
Gli esperti di economia non hanno ancora identificato con precisione le cause che hanno provocato la crisi globale, ma su un punto concordano: per uscirne è fondamentale investire nelle risorse umane per migliorare la competitività delle imprese. La mobilità delle persone in una "metropoli diffusa" come quella che diventa quindi si sviluppa attorno a Venezia un elemento determinante. Il territorio come asse strategico è perciò l’argomento del convegno dal titolo "Talenti metropolitani" organizzato da Umana, agenzia per il lavoro nata e sviluppatasi proprio partendo da Venezia, che si svolgerà domani, venerdì 13 febbraio, a Villa Foscarini Rossi a Stra dalle 9 alle 13.
«Vogliamo unire i due poli di attrazione fondamentali per le imprese - spiega il presidente di Umana, Luigi Brugnaro -: senza le risorse umane, i talenti, l'impresa non cresce. E senza un territorio che agevoli il proprio sviluppo la crescita diviene complicata. Il contesto territoriale in cui un'azienda si trova è determinante per la facilità con cui vi accedo se sono un pendolare di breve o medio raggio; ma se devo decidere se accettare o meno una proposta di lavoro che mi richiede un trasferimento, le valutazioni rispetto al prestigio dell'incarico e della retribuzione sono anche altre».
L’obbiettivo del convegno è quindi dimostrare che attrattività e competitività sono elementi strettamente correlati e decisivi per lo sviluppo di un territorio; attrattività riferita sia agli investimenti delle imprese, sia ai lavoratori più qualificati. Venezia in teoria dovrebbe rappresentare un territorio di elezione, ma la realtà è diversa: «Per questo vogliamo mettere attorno ad un tavolo soggetti legati da un'interdipendenza molto più forte di quanto possa apparire - aggiunge Brugnaro -. Abbiamo invitato i rappresentanti del mondo accademico e delle parti sociali, Confindustria e Sindacato. Prendiamo l’università: perché ci sono così pochi studenti provenienti da altre regioni d'Italia o dall'estero? Uno dei principali problemi è la residenzialità, che non è mai stata vista come un vero e proprio investimento finalizzato allo sviluppo d'impresa. A monte ci deve quindi essere un progetto urbanistico che la deve consentire».
Oltre a Brugnaro, relatori del convegno saranno il Segretario Generale della Programmazione Regione Veneto, Adriano Rasi Caldogno, il docente di Strategia d'Impresa e Comportamento Organizzativo all’Università di Padova Giovanni Costa, il Direttore generale di Confindustria Veneto Francesco Borga, il docente di Economia e Gestione delle Imprese a Ca' Foscari Stefano Micelli, il Segretario Generale Cisl Veneto Franca Porto, e l’assessore regionale alle Politiche del Territorio Renzo Marangon.

Vinum in villa, novità in Riviera
La rassegna il 22 e 23 febbraio nel suggestivo complesso di Villa Foscarini Rossi
Venerdì 13 Febbraio 2009,
Nasce "Vinum in Villa", la prima rassegna interamente dedicata a vini e specialità gastronomiche nati nel rispetto della natura. L’iniziativa si svolgerà nei giorni 22 e 23 febbraio nel suggestivo complesso secentesco di Villa Foscarini Rossi, nel cuore della Riviera del Brenta. A ideare la kermesse, che va ad aggiungersi alle ormai tradizionali Venice Marathon e alla Riviera in Fiore, il Gruppo imprenditori turistici (Git) della Riviera del Brenta, in collaborazione con la Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori. «Vorremmo fare di Vinum in Villa un appuntamento fisso – spiega Elisabetta Fogarin, presidente del Git – un punto di riferimento per tutti gli appassionati di turismo enogastronomico, collegandolo alle bellezze del nostro territorio e alle sue eccellenze. Per l’anno prossimo ad esempio stiamo già pensando ad un collegamento con il settore calzaturiero, dunque con spazi dedicati alla moda, magari anche aumentando le giornate”. Che per questa prima edizione saranno dunque due: domenica 22, dalle 12 alle 19.30, e lunedì 23, dalle 10 alle 19.30. Questi gli orari di una rassegna aperta «sia al pubblico degli operatori che al più vasto pubblico degli appassionati interessati alle teorie della biodinamica e non – come spiega Francesco Tuzzato, uno dei venti imprenditori del Git – proponendo incontri, e assaggi, dei prodotti di 60 aziende, dalla Sicilia al Piemonte alla Slovenia, gran parte della quali producono vini e specialità gastronomiche secondo le teorie di Nicholas Joly, portavoce mondiale della biodinamica applicata all'agricoltura e all'enologia».
Oltre ai vini, nei quattro piani di Villa Foscarini Rossi, saranno proposti olii, cioccolato, caffè e altri prodotti, per richiamare in Riviera del Brenta, «in un periodo dell’anno solitamente di bassa stagione – aggiunge Elisabetta Fogarin – visitatori della zona, ma anche da fuori, con l’ambizione di creare una kermesse di importanza regionale ed oltre». Per visitare Vinum in Villa, che in entrambi i giorni, alle 15, offre anche dei mini corsi di degustazione e abbinamento, si paga solo un biglietto d’entrata, di 15 €. Altre informazioni si possono trovare sul sito web www.rivieradelbrentaturismo.it.

Convegno di Umana a villa Foscarini Rossi
Ricetta anti-crisi?
Talenti e territorio
E c’è chi punta sulla Città metropolitana
Domenica 15 Febbraio 2009,
Stra
«Per uscire dalla crisi in atto è necessario prima di tutto investire nelle risorse umane, le sole in grado di migliorare la competitività delle imprese. Determinanti saranno anche le caratteristiche del territorio in cui le stesse aziende operano». Personalità di spicco della programmazione regionale, professori universitari, rappresentanti di Confindustria e sindacali, per ribadire questo concetto si sono confrontati l’altra mattina a Villa Foscarini Rossi nel corso del convegno, promosso da Umana, dal titolo "Talenti metropolitani".
Il dato più rilevante: il Veneto con i suoi 4 milioni e 830mila abitanti, 460mila imprese (una ogni 10,5 abitanti), che produce il 14 per cento dell'intero Made in Italy, che esporta per 30/35 miliardi di euro all'anno e vanta un tasso occupazionale, riguardante la fascia d'età dai 18 ai 65 anni, tra i migliori d'Europa, riuscirà ad affrontare convenientemente problematiche economiche, prima di altre regioni. «Sarà però determinante - è stato ribadito - una sinergia fattiva tra pubblico e privato. Una alleanza che ha reso, tra l'altro, possibile anche il Passante di Mestre, appena inaugurato. Necessitano, inoltre, nuove regole, nuove capacità e soggetti diversi, altrimenti saranno altri ad attivarsi su questo fronte surclassandoci letteralmente. Serve, insomma, una nuova strategia di miglioramento che non faccia leva solo sui tradizionali motivi di succeso».
Largo spazio è stato dedicato ai talenti dei quali è ricca la nostra regione: «Devono essere - hanno sottolineato i relatori - coltivati e trattenuti, perchè potranno costituire per le imprese il valore aggiunto necessario per lo sviluppo della loro economia. Ma la struttura universitaria in sè e per sè non è sufficiente se non è supportata da una serie di servizi tale da agevolare la frequenza anche a chi vive lontano, facendolo sentire parte della comunità, requisito questo fondamentale per trattenere gli studenti anche dopo la laurea. Bisognerà che il territorio costituisca per loro una vera e propria attrattiva, sotto ogni punto di vista (innovazione, ricerca, minore pressione fiscale, possibilità di spostamento sia aereo che stradale, svago, enogastronomia, attività culturali ed altro ancora). L'esperienza di grosse multinazionali che si contendono le risorse umane non per il percorso professionale che offrono ma per il luogo in cui si trovano, ne sono una testimonianza».
I lavori si sono conclusi con la "promozione" della tanto attesa città metropolitana, che dovrebbe dare finalmente slancio all'economia. Si sono però formati due fronti, quello favorevole (la maggioranza) e quello contrario. «Certe economie di spicco regionali, vedi i distretti di Montebelluna e della Riviera del Brenta - è stato detto - si sono conquistate nicchie straordinarie a livello mondiale, puntando sui comuni. Un solo magnifico esempio: i calzaturieri brentani, primi in Italia e nel mondo per quanto concerne la genialità, l'organizzazione, la formazione e l'innovazione, sono stati anche i primi a puntare sul fattore umano con un progetto (Fse) che, incentiva la permanenza in azienda del lavoratore anziano e ne valorizza le elevate competenze, facilitando così il trasferimento di tale esperienze ed abilità ai giovani».