DI(STRA)ZIONI.

Oramai lo si percepisce.

La campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative si sta avvicinando a grandi passi.
Tu con quello, io con questo, lui con quell’altro.

Ma sono sempre piu’ le persone che, dalla “politica”, da tutta la politica, si sono allontanate.
Un distacco che, in molti casi, anche spingendo con dei caterpillar è difficilmente sanabile.

Ma allora, se non condividete quello, questo o quell’altro, che state aspettando?

Non crogiolatevi nella “disperanza”, ne’ negli astratti furori.

Siete un numero impressionante, una “bomba” inesplosa, un potere non esercitato.

I nostri nonni, almeno, ci credevano.
Avevano ideali, anche se contrapposti. Parteggiavano per Peppone o per Don Camillo.
Altrimenti tacevano e seguivano il coro.

Molti oggigiorno si pongono la stessa, identica, domanda: ma con questa razza d’esempi che ci ritroviamo oggi, con gli equilibrismi ridicoli che si osservano, quale e’ il nostro “punto di contatto” con queste persone buone per tutte le bandiere?

Ecco perche’ della politica, a molti, non interessa nulla. Un nulla cosmico.
Ma questa e' onnipotenza suicida.
Perche’ e’ la politica che comunque fara' di voi quello che vuole, soprattutto se ve ne disinteresserete.
Il vostro mondo “senza” non esiste, perche' il Potere c’e', ma fara' come se voi non ci foste.

Chi non partecipa non esiste, non c’e'.
Non e' astenendosi che si cancellano queste “anomalie”.
Non e' astenendosi che si difendono i propri diritti.
Le leggi di oggi regolamenteranno invece voi, domani e dopodomani.

Se voi stessi non v’interessate di voi stessi, pensate che questa societa' possa farvi da mamma?
La risposta e’ no.
Pero’ non vengono tratte le relative conseguenze, anzi, se fosse possibile vi scollate ancora di piu' da questa “politica”.

Ma cosa puo’ essere successo?
Una mezza teoria, ce l’ho.

Secondo me, parlando in senso generale, a chi era schierato da sempre non è successo fondamentalmente nulla.
Continuano a vedersi, alle volte litigano, sia a sinistra che a destra.

Mentre è stata fatta esplodere una mina nella coscienza di chi aveva sempre vissuto manifestando una certa larghezza di vedute.

Ecco, non so come, ma ad un certo punto questa larghezza si è ristretta, fino a diventare una fessura dalla quale osservare il “mondo”.
Ma il mondo non si è mai fatto interpretare dalle fessure delle garitte.
Quella e' la visuale delle sentinelle.
A guardia di un pensiero fermo.

Eppure, a mio avviso, e' capitato questo.

Da un momento all’altro siamo diventati tutti un po’ piu’ “schierati”.

E l’autocritica, il dubbio, l’ironia, il porsi domande, sono diventate categorie che hanno perso la strada.

Cavolate? Forse.
"Azzittitemi" con un pensiero migliore e/o diverso.
Tutto purché non stiate zitti.

Io sono uno che tutte le sante mattine si chiede quando arrivino i nostri.
E i “nostri”, per me, siete voi.

Alla prossima,