DI(STRA)ZIONI. Riflessioni del nostro Portavoce.
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STRA NEL CUORE - Il forum dei cittadini di Stra :: LUGLIO 2008 :: LUGLIO 2008 - archivio argomenti :: 23/07/08: DI(STRA)ZIONI. Riflessioni del nostro Portavoce.
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DI(STRA)ZIONI. Riflessioni del nostro Portavoce.
Buongiorno a tutti,
Diciamo anzitutto che generalmente non mi entusiasmo ne’ mi spavento per le cose belle o brutte che sono gia’ accadute, ma e' indubbio che una certa passione piuttosto che una certa ansia me la creano quelle “cose” che non esistono ancora.
Scrivo questo pensiero, certamente limitato e che giocoforza non puo’ comprendere tutte le sfumature di uno stato d’animo, in quanto -passati, presenti e futuri- sono gli argomenti di cui brevemente scrivero’ oggi.
PASSATO
Ero in vacanza.
Ho letto dell’improvvisa scomparsa di Gianfranco Funari. “Pietra” sulla quale è stata edificata parte della televisione che stupisce, che lascia “a bocca aperta”, sia per la spontaneità irriverente del conduttore e mattatore, sia per l’utilizzo a briglia sciolta della gente nel ruolo di protagonista dello show.
Personaggio che, pur avendo fabbricato la Tv di oggi, è stato dalla stessa emarginato per molti anni.
Ed e’ proprio questo il motivo che mi aveva spinto a “conoscere” Funari: il suo “esilio” dalla televisione.
Ed a fronte di un “esilio” la mia indole mi induce sempre a chiedermi il “perche’”.
Ma, questi argomenti terreni, ora, non hanno piu’ importanza.
Ciao Gianfranco.
PRESENTE
Continuando nella lettura del medesimo giornale, mi sono svariate volte soffermato su una parola, “diritti”, che compariva in piu’ e piu’ circostanze.
“Diritto alla privacy”, “diritto all’immunita’”, “diritti degli studenti”, “diritto del dubbio”, “diritti dei figli”, “diritti del calcio” e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Insomma, l’idea che mi sono fatto e’ di un Paese degli Aventi Diritto.
Ma dove sono i doveri?
“Dovere”, una parola polverosa che fa venire in mente la noia, le cose fatte “controvoglia”.
Personalmente ritengo che un luogo senza doveri e’ un luogo senza diritti.
Se il “piacere” e’ un traguardo, il “dovere” dovrebbe essere il mezzo per arrivarci.
Il “piacere” credo debba essere una conquista del dovere.
Eppure, la sensazione e’ quella che -dovere- sia una parola molto odiata e che, nel giornale che leggevo, non compariva su nessun titolo, anche di “seconda linea”.
Ho preso un dizionario. Dovere: “Obbligo morale di agire in conformita’ alla propria coscienza (…)”.
Il dovere, giungo alla conclusione, e’ il mio primo diritto.
FUTURO
Anche i Paesi d’oltreoceano -che nel nostro immaginario sono sempre scintillanti e luccicanti- cominciano ad avere “fifa”.
In Gran Bretagna, per esempio, leggo che sempre più "Sir" si rivolgono al vecchio Monte dei Pegni.
Il tutto mentre negli Stati Uniti le maggiori banche non sanno come rientrare dalla crisi dei mutui subprime. Segnali globali che i conti non tornano, né quelli economici né quelli etici.
E tutti i “potenti” del mondo, alla stregua di 007 James Bond, sembrano avere solo la licenza di uccidere e l’incapacità di offrirci la licenza di sopravvivere.
Ci si legge su queste pagine, alla prossima,
Patrizio Fuser
Diciamo anzitutto che generalmente non mi entusiasmo ne’ mi spavento per le cose belle o brutte che sono gia’ accadute, ma e' indubbio che una certa passione piuttosto che una certa ansia me la creano quelle “cose” che non esistono ancora.
Scrivo questo pensiero, certamente limitato e che giocoforza non puo’ comprendere tutte le sfumature di uno stato d’animo, in quanto -passati, presenti e futuri- sono gli argomenti di cui brevemente scrivero’ oggi.
PASSATO
Ero in vacanza.
Ho letto dell’improvvisa scomparsa di Gianfranco Funari. “Pietra” sulla quale è stata edificata parte della televisione che stupisce, che lascia “a bocca aperta”, sia per la spontaneità irriverente del conduttore e mattatore, sia per l’utilizzo a briglia sciolta della gente nel ruolo di protagonista dello show.
Personaggio che, pur avendo fabbricato la Tv di oggi, è stato dalla stessa emarginato per molti anni.
Ed e’ proprio questo il motivo che mi aveva spinto a “conoscere” Funari: il suo “esilio” dalla televisione.
Ed a fronte di un “esilio” la mia indole mi induce sempre a chiedermi il “perche’”.
Ma, questi argomenti terreni, ora, non hanno piu’ importanza.
Ciao Gianfranco.
PRESENTE
Continuando nella lettura del medesimo giornale, mi sono svariate volte soffermato su una parola, “diritti”, che compariva in piu’ e piu’ circostanze.
“Diritto alla privacy”, “diritto all’immunita’”, “diritti degli studenti”, “diritto del dubbio”, “diritti dei figli”, “diritti del calcio” e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Insomma, l’idea che mi sono fatto e’ di un Paese degli Aventi Diritto.
Ma dove sono i doveri?
“Dovere”, una parola polverosa che fa venire in mente la noia, le cose fatte “controvoglia”.
Personalmente ritengo che un luogo senza doveri e’ un luogo senza diritti.
Se il “piacere” e’ un traguardo, il “dovere” dovrebbe essere il mezzo per arrivarci.
Il “piacere” credo debba essere una conquista del dovere.
Eppure, la sensazione e’ quella che -dovere- sia una parola molto odiata e che, nel giornale che leggevo, non compariva su nessun titolo, anche di “seconda linea”.
Ho preso un dizionario. Dovere: “Obbligo morale di agire in conformita’ alla propria coscienza (…)”.
Il dovere, giungo alla conclusione, e’ il mio primo diritto.
FUTURO
Anche i Paesi d’oltreoceano -che nel nostro immaginario sono sempre scintillanti e luccicanti- cominciano ad avere “fifa”.
In Gran Bretagna, per esempio, leggo che sempre più "Sir" si rivolgono al vecchio Monte dei Pegni.
Il tutto mentre negli Stati Uniti le maggiori banche non sanno come rientrare dalla crisi dei mutui subprime. Segnali globali che i conti non tornano, né quelli economici né quelli etici.
E tutti i “potenti” del mondo, alla stregua di 007 James Bond, sembrano avere solo la licenza di uccidere e l’incapacità di offrirci la licenza di sopravvivere.
Ci si legge su queste pagine, alla prossima,
Patrizio Fuser
Fuser- Admin
- Numero di messaggi : 27
Data d'iscrizione : 23.04.08
Re: DI(STRA)ZIONI. Riflessioni del nostro Portavoce.
Leggendo ho riflettuto anche io sulla parola DOVERE. E' proprio vero che non la usa più nessuno... quando ero più piccolo era un classico sentirsi dire FAI IL TUO DOVERE!
sono d'accordissimo con te.
Bellissima anche l'ultima frase
E tutti i “potenti” del mondo, alla stregua di 007 James Bond, sembrano avere solo la licenza di uccidere e l’incapacità di offrirci la licenza di sopravvivere.
sono d'accordissimo con te.
Bellissima anche l'ultima frase
E tutti i “potenti” del mondo, alla stregua di 007 James Bond, sembrano avere solo la licenza di uccidere e l’incapacità di offrirci la licenza di sopravvivere.
C.- Numero di messaggi : 29
Data d'iscrizione : 19.05.08
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